Annaffiamo i semi salutari
Nella tradizione di Thich Nhat Hanh (monaco buddista zen vietnamita) si usa una pratica detta “pratica del ricominciare da capo” utilizzata spesso per sanare conflitti relazionali, la quale comprende quattro modi o passi per praticarla:
- annaffiare i fiori
- condividere il proprio rincrescimento: “mi dispiace”
- esprimere il proprio stato d’animo: “sto attraversando una difficoltà”
- condividere una difficoltà e chiedere sostegno
La prima fase è quella che prendiamo in esame ed è un modo per portare felicità all’altro e si basa sul principio del campo e dei semi:
la mente è un campo e noi siamo contemporaneamente il contadino che coltiva il campo ed il campo stesso.
Nella nostra mente sono presenti i semi di tutto: del benessere, della gioia, della consapevolezza, del dolore, della delinquenza, dell'odio e così via.
Io posso scegliere di coltivare e di nutrire di più i semi salutari e nello stesso tempo togliere vigore ai semi della rabbia o della paura. Per prima cosa dovrò identificare la natura dei semi e delle piantine (più giovani sono, più è facile gestirle).
Non c’è nulla di male nel riconoscere per esempio la rabbia, come seme oppure come pianta, si tratta solo di individuarla e non coltivarla, lasciando invece maggior nutrimento al seme di calma, di gioia o altro. Coltivare il seme della gioia permetterà la fioritura della comprensione, della serenità dell'amore.
Il benessere che deriva dall’annaffiare i semi salutari vale anche nella relazione con l’altro e soprattutto nei casi di conflitti in atto. Si può nutrire in modo benefico una relazione esprimendo verbalmente all’altro quale suo aspetto o particolarità è per me particolarmente apprezzabile e in che modo questa sua caratteristica nutre o ha nutrito un mio aspetto o seme salutare.
