La respirazione Ujjāyī

La respirazione  Ujjāyī

La respirazione completa che

usiamo durante āsana

(posizione) produce un

maggiore scambio gassoso nei

polmoni, controlla il respiro

e può essere abbinata alla

tecnica ”Ujjāyī”.

Nella tradizione di Viniyoga questo tipo di respirazione viene utilizzata non solo come prānāyāma ma anche durante la pratica di āsana. Ma come si respira in ujjāyī?

Occludendo delicatamente la laringe, riduciamo leggermente il passaggio dell’aria e produciamo un suono sottile. La misura del controllo che stiamo esercitando sul respiro è data dall’intensità della chiusura che deve essere morbida e che dopo un po’ di pratica non deve richiedere nessuno sforzo né causare tensioni. Il suono deve essere udibile sia durante l’inspirazione che durante l’espirazione. Ut+jaya (dal sanscrito: alto + padronanza, controllo, alto), definito come ciò che libera la gola e padroneggia la zona del petto. In alcune tradizioni di yoga ujjāyī è conosciuto anche come il respiro vittorioso e ci permette di:

• allungare e approfondire il respiro, favorendo l’espansione toracica e lo scambio gassoso negli alveoli polmonari

• grazie all'alungamento del respiro, permette di rallentare il movimento rendendolo più fine; la pratica di āsana di conseguenza acquisisce maggiore qualità e profondità

• essere più a contatto con il respiro con conseguente concentrazione sull’esperienza interiore grazie al suono prodotto

• sviluppare una maggiore attenzione durante la pratica di āsana

• di verificare, grazie al suono, la qualità del respiro, in  quanto se il suono non è dolce e leggero significa che stiamo forzando troppo una posizione

• facilita l’abbinamento del respiro con il movimento

• calma e purifica il corpo e la mente

E' consigliabile che questa tecnica di respirazione venga eseguita alla presenza di un insegnante perché potrebbe non essere adatta a tutti.